Ricordate la moria di pesci che si è verificata il 30 maggio scorso nel tratto del Tevere nei pressi di Castel sant'Angelo?
Le responsabilità sono da attribuire agli scarichi fognari che, in totale assenza di depuratori, riversano nel Tevere una grande quantità di idrocarburi e metalli pesanti.
Il violento acquazzone di quella giornata ha riversato improvvisamente tutte le sostanze accumulate, dopo un periodo di siccità, provocando la moria di pesci per mancanza di ossigeno nell'acqua.
FIRMIAMO per chiedere la chiusura di questi scarichi o l'adeguamento con un sistema di depurazione.
Il Tevere è vivo e abbiamo il dovere di tutelare non solo i pesci ma tutti gli animali selvatici, e in particolare gli uccelli acquatici, che ne usufruiscono.