Prima di raccogliere un animale, è necessario essere certi che sia effettivamente in difficoltà.
L’errore più comune è quello di raccogliere, in primavera o in estate, pulcini di merlo, passero, rapaci notturni credendoli in pericolo. In realtà i pulcini di molte specie di uccelli (tra cui anche corvidi, gabbiani e molti passeriformi) non attendono la maturità per abbandonare il nido.
Essi vengono svezzati fuori dal nido, dove seguendo i genitori possono imparare a riconoscere i pericoli e ad evitarli, ed è piuttosto frequente incontrarli in giro.
Se erroneamente vengono prelevati, possono essere reimmessi nell’arco di 15 m dal luogo di ritrovamento, nascondendoli in una siepe o in un posto riparato. Il reinserimento dovrebbe avvenire prima possibile, in ogni caso nell’arco della stessa giornata.
Invece vanno sempre prelevati da terra rondoni, rondini e affini, poiché questi uccelli escono dal nido solo quando sono autonomi e in grado di volare. I genitori , infatti, non li assistono mai fuori dal nido. In caso di dubbio, prima di prelevare un animale selvatico si consiglia di contattare il Centro Recupero per una consulenza.
In caso di ferite aperte, limitarsi a disinfettare con bialcol o acqua ossigenata. Evitare assolutamente steccature o fasciature ad ali o zampe presumibilmente fratturate.
Come alimento, soprattutto nel caso di giovani uccelli, somministrare carne macinata ad intervalli regolari (ogni ora e mezza), imbeccandoli.
Per i mammiferi si può utilizzare del latte diluito con un po’ di acqua, con lo stesso intervallo.
Per il trasporto o la momentanea detenzione prima di consegnare l’animale al Centro Recupero, evitare gabbie, in quanto l’animale potrebbe ferirsi contro le sbarre e stressarsi.
E’ pertanto consigliato l’uso di scatole chiuse, poco più grandi delle dimensioni dell’animale, sulle quali applicare alcuni buchi per l’areazione.