Muore al Centro Recupero LIPU di Roma una garzetta (specie protetta) abbattuta nella periferia della Capitale.
Roma, 2 novembre 2015
Il 30 ottobre scorso, in località Pantan Monastero, all'incrocio tra le vie Boccea e Casal Selce nella periferia nord ovest della Capitale, è stata rinvenuta una garzetta ferita da colpi di fucile. L'animale, appartenente a una specie protetta, è stato portato agonizzante al Centro Recupero Fauna Selvatica, la struttura di soccorso per animali selvatici che la LIPU gestisce nel centro di Roma. Al primo esame l'uccello presentava diverse ferite da pallini e la radiografia successiva aveva evidenziato una frattura all'omero dell'ala sinistra. Nonostante gli sforzi dei veterinari del Centro, l'uccello è morto 24 ore dopo il ricovero.
Il particolare più inquietante è emerso a un esame più attento del proiettile che l'ha ucciso: un calibro 4,5 di tipo "diablo", utilizzato con fucili ad aria compressa. Non si tratta dunque probabimente del solito cacciatore che agisce da bracconiere (visto che la garzetta è impossibile da confondere con uccelli legalmente cacciabili anche a un occhio poco esperto) e soprattutto in considerazione del fatto che il fucile non era sicuramente adatto alla caccia.
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Cosa fare se si trova un uccello imbrattato da idrocarburi
Il giorno 9 novembre 2014 l’oleodotto ENI che trasporta il cherosene per gli aerei all’aeroporto di Fiumicino si rompe, nei pressi del canale denominato Tre Cannelle a Maccarese nel comune di Fiumicino (RM), forse per un tentativo di furto o forse per cattiva manutenzione. Oltre tre tonnellate di cherosene si riversano nella vasta rete interna di canali che irrigano i campi agricoli per confluire nel fiume Arrone, fino ad arrivare al mare all’altezza del Villaggio dei pescatori di Fregene.
I volontari della LIPU dal giorno del disastro sono sul posto per rimuovere gli animali morti, in modo da non farli mangiare agli altri animali, e per cercare animali imbrattati o feriti, così da trasportarli immediatamente e curarli nel nostro Centro Recupero di Roma. Purtroppo le conseguenze di questo enorme avvelenamento delle acque potrebbe estendersi anche molto oltre la zona critica dello sversamento, e potrebbe capitare di trovare uccelli acquatici imbrattati anche a distanza di chilometri.
Cosa fare se si trova un uccello imbrattato di idrocarburi:
Liberazione del nibbio brunoDall’Africa fino a Roma. Un viaggio migratorio di migliaia di chilometri lo aveva portato lontano, verso i luoghi di nidificazione in Europa.
Uno sforzo non da poco per uno splendido esemplare di nibbio bruno. Sta di fatto che dopo un attacco di cornacchie il nostro rapace, indebolito dal viaggio, aveva deciso di scendere a terra per sfuggire all’attacco e recuperare energie.
Recuperato da alcuni passanti, sottoposto a esami nel Centro recupero Lipu di Roma, il rapace non presentava lesioni o ferite. Bisognava combattere soltanto la forte debilitazione. Dopo due settimane di cure ricostituenti, l’animale era pronto per la liberazione.
Quale miglior luogo dell'Oasi Lipu Castel di Guido, vicino Roma? In essa è infatti presente da tempo una colonia di nibbio bruno. Dopo la liberazione, il nibbio è stato preso subito in simpatia dai suoi consimili. Un esemplare gli si è infatti avvicinato e i due si sono appollaiati insieme su un albero, per poi spiccare un bel volo. A presto e buon viaggio!
Gli occhi sono ancora chiusi, il corpo ancora caldo. L’uno si appoggia all’altro, come a formare un gomitolo. A pochi chilometri di distanza, auto e camion sfrecciano nel traffico del Grande raccordo anulare.
I due cuccioli giacciono sul selciato, i genitori non ci sono più. O, perlomeno, non si sono più visti, da quelle parti. Una mano sensibile raccoglie i due animaletti: hanno solo 15 giorni. Li avvolge in una coperta, cerca di saziare la loro fame. Li porta poi al Centro recupero della Lipu, a Roma. I piccoli hanno problemi di salute, un latte non adatto ha causato loro disturbi all'intestino.
Allertati, volontari e personale del centro Lipu si mobilitano. Per due settimane, anche di notte, si organizzano per assicurare le poppate ai due sfortunati. Faine? Martore? Non si sa, ancora, con esattezza, così piccoli è impossibile distinguerli. Il tempo, la scienza, chiarirà anche questi dubbi.
Centro Recupero Fauna Selvatica LIPU di Roma
in collaborazione con Oasi WWF Laguna di Orbetello (GR)
Vi invita all’evento:
LIPU e WWF insieme per il Fenicottero!
Un raro esemplare di Fenicottero riacquista la libertà
Il giovane esemplare, era stato trovato, il 7 settembre sulla via Aurelia al km 58,000 all’altezza di Santa Marinella (RM), visibilmente in difficoltà. Grazie all’aiuto dei guard
iaparco della Riserva Naturale Regionale di Macchiatonda è stato prontamente portato al Centro Recupero Fauna Selvatica LIPU di Roma dove gli è stato riscontrato un forte stato di debilitazione. Il giovane fenicottero è stato sottoposto immediatamente alle cure del caso e nei primi giorni è stato addirittura necessario eseguire l’alimentazione forzata attraverso sondino. Fortunatamente l’animale ha reagito positivamente ed ora è pronto per riacquistare la libertà nel luogo più idoneo, dove potrà sicuramente trovare cibo, ovvero la bellissima Oasi WWF di Orbetello (GR). Sarà l’occasione per tutti di poter osservare da vicino uno degli uccelli italiani più affascinanti.
Interverrà Marco Scutellà (ALV), segretario letture anelli italiani di fenicottero, che potrà rispondere a curiosità sulla specie.
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